Eventi 2002

14 luglio-18 agosto 2002

Spettacoli

14 luglio
ORCHESTRA MANDOLINISTICA ITALIANA
25 maestri che si sono esibiti con mandolini, mandole, strumenti ad arco ed arpa, spaziando in un repertorio che va da Mozart, a Beethoven, Verdi, Rossini, fino a comprendere canzoni quali Granada, ‘O sole mio, Malaguegna, Torna a Surriento.

19 luglio
MODERNARIATO (JAZZ) QUARTET
Gianluigi Trovesi al clarinetto, Gianni Coscia alla fisarmonica, Simone Guiducci alla chitarra, Marco Remondini al violoncello, la voce di Gianni Franceschini hanno “giocato” con la musica ricreando l’atmosfera e il sapore delle canzoni degli anni ’50.

20 luglio
ENNIO MARCHETTO
Circa 40 personaggi della musica, del cinema, dell’arte e dell’attualità interpretati senza stacchi e con veloci cambi di abiti, tutti rigorosamente di carta, e una colonna sonora di brani cantati in playback hanno messo in evidenza l’originalità e la fantasia di questo attore applaudito in tutti i teatri del mondo.

21 luglio
EUGENIO FINARDI ACUSTIC TRIO
Cantante, autore, chitarrista e pianista, Finardi è tra i più noti musicisti italiani e uno dei più raffinati. Accompagnato dal tastierista Vincenzo Muré e dal chitarrista Francesco Saverio Porciello, l’artista ha proposto i suoi successi storici durante uno spettacolo di circa 90’.

26 luglio
BLUE NAPOLI
“Jerry” Gennarelli, Rossano Sportiello, Giorgio Rosciglione e Gegé Munari hanno presentato in chiave jazzistica, senza stravolgerle, le più belle arie napoletane, ora gioiose ora malinconiche, già interpretate, tra gli altri, da Murolo, Di Stefano, Gigli.

27 luglio
Recital di e con PAOLO HENDEL
La pubblicità, la salute, il privato, soprattutto la politica (ma anche il sesso) sono stati gli argomenti di un monologo che ha preso di mira personaggi che vanno da Berlusconi a Fassino, passando per Bruno Vespa, Buttiglione e, perché no, Nosferatu e l’orso Yoghi.

28 luglio
Cabaret yiddish con MONI OVADIA
La lingua, la musica, la cultura yiddish, la condizione universale dell’ebreo sempre e comunque senza patria sono state al centro dei lavori di Ovadia che, insieme ai suoi musicisti, ha dato vita a uno spettacolo basato sull’autoironia e sull’affettuosa parodia dei suoi correligionari.

2 agosto
ACTIS DATO QUARTETTO
Carlo Actis Dato, Piero Ponzo, Enrico Fazio e Fiorenzo Sordini: un quartetto tra le formazioni più originali e divertenti del jazz italiano, che, ispirandosi a musiche diverse per genere e per provenienza geografica, ha imbastito con originalità ed estemporaneità un discorso compositivo di alto livello, non privo di humour.

3 agosto
“IO” con ANTONIO REZZA
Autore di opere teatrali, rappresentate anche all’estero, fotografo, cineasta, romanziere, ovviamente attore, Rezza è un artista di una comicità graffiante, un solista del palcoscenico la cui bravura si avvale solo di una scenografia essenziale. Già ospite a Castelbasso nel 2001.

4 agosto
DANIELE SILVESTRI
Figlio d’arte, cantautore con ispirazioni musicali alte (Beatles, De André, Bennato, Conte, Marley) e letterarie di levatura anche più impegnativa (Dostoevskij, Calvino, Camilleri, Baricco), ha incantato Castelbasso con una band di cui faceva parte lo strepitoso percussionista e trombettista cubano José Ramon Caraballo.

9 agosto
NICOLA ARIGLIANO IN CONCERTO
Un brutto simpatico, ma soprattutto il più grande cantante jazz italiano (ma lui si definisce “un cantante che non canta”), Arigliano è applaudito da decenni per il suo swing italiano e americano degli anni ’30, ’40, ’50, e ’60 e per le sue canzoni grottesche tipiche del suo personaggio, che ne hanno fatto e caratterizzato il repertorio.

10 agosto
ALLUCE BILLUCE E TRILLUCE
di e con i CAVALLI MARCI
Un commissario che indaga tra i mercanti d’arte, un pittore che sniffa sottaceti, quadri parlanti e semoventi, un campione mondiale di riassuntino veloce. Uno spettacolo teatrale esilarante che alla fine ha svelato una verità riservata a pochi: i nomi delle dita dei piedi.

11 agosto
ROY PACI e gli Aretuska
Roy Paci, trombettista e compositore dal futuro ricco di passato (collaborazioni con Ivan Fossati, Vinicio Capossela, Subsonica, Teresa De Sio, Manu Chao, ecc.), accompagnato dagli Aretuska, ha proposto uno spettacolo che, bilanciando melodia e ritmo, vocalità e orchestrazione, ha fuso rock, steady, ska, soul, funk con canzoni e colori mediterranei.

12 agosto
ROSSINI CELLO ENSEMBLE
Composto da dieci violoncellisti, questo particolare complesso strumentale ha voluto dimostrare, con l’apporto di un pianoforte, l’ampia varietà delle gamme sonore del violoncello, presentando un repertorio cha va dalla musica barocca a quella contemporanea, passando attraverso il jazz e il pop.

13 agosto
BEPPE BARRA
Un atteso ritorno a Castelbasso. Teatrante della vita, Barra è un contaminatore di generi musicali il cui repertorio annovera brani suoi e di altri, sempre e comunque tradotti in napoletano, tutti interpretati con ironia e sarcasmo partenopei, in un affresco sonoro in cui era percepibile l’eco del Mediterraneo.

14 agosto
GIULIO DORME
Band pescarese, pur non volendosi prendere troppo sul serio, ha eseguito una musica che ha fatto sentire forte l’atmosfera degli anni ’70, dove alle parole e alle emozioni semplici si è accompagna un’esecuzione che è stata una sfida, vinta, al pentagramma.

15 agosto
‘NU MEDICO ‘N FAMIGLIA
La compagnia teatrale IL GRUPPO de L’Aquila ha proposto uno scherzo teatrale in due tempi in dialetto aquilano, scritto da Ezio Villante. Ispirato a L’Avaro e a Il Malato Immaginario di Molière, la commedia tuttavia ha messa in evidenza una sua caratterizzazione che l’ha immersa nella realtà aquilana di fine ‘800.

16 agosto
RENZO RUGGIERI GROUP
Renzo Ruggieri alla fisarmonica, Massimo Manzi alla batteria, Massimo Moriconi al contrabbasso, Paolo Di Sabatino al pianoforte. Cursus honorum invidiabile, collaborazioni prestigiose, esecuzioni virtuosistiche. Artisti da applauso.

17 agosto
SERGIO VIGLIANESE
Con esperienze teatrali, cinematografiche e televisive nel bagaglio, Viglianese ha messo in scena lo spettacolo “Da Freud a Fede: l’evoluzione del pensiero umano”. Un excursus delle disavventure di tutti i giorni con conclusioni assolutamente arbitrarie e una verità: mai prendere la vita troppo sul serio, tanto non ne esce vivo nessuno.

18 agosto
Nando Citarella & I TAMBURI DEL VESUVIO
“Vaffaticà”: uno spettacolo-viaggio nella nostra memoria primordiale dove si incontrano tradizioni di varie culture, anche lontane, le cui influenze sono presenti nella tradizione del nostro Centro-Sud, tra canti di voci lontane, di sudore, di fede.