Letteratura 2005
22 luglio 2005
I quattro elementi della poesia
Aria
A cura di Renato Minore
Nel cartellone di Castelbasso Progetto Cultura hanno figurato, nel 2005, quattro recital sui quattro elementi del Fuoco, dell’Aria, della Terra, dell’Acqua, che hanno avuto come protagonisti ventiquattro poeti tra i maggiori provenienti da aeree culturali diverse, dall’Italia al Brasile, alla Cina, al Portogallo, alla Romania, alla Svezia al mondo slavo. La poesia, che (come vuole Rilke) accoglie, custodisce e testimonia i battiti del tempo umano, la calda fuggitiva onda del cuore. si interroga sulle grandi metafore rappresentate dall’Aria, dal Fuoco, dall’Acqua e dalla Terra. Gli elementi tornano così prepotentemente a dar voce ai sentimenti, alle energie, ai segni propri di chi non vuol dimenticare che l’eco di una dimensione cosmica ha ancora e sempre un linguaggio, come un’altra rete non informatica che tiene vivo, intatto, puro il nostro forse dimenticato stupore di esistere nel mondo. La poesia, che – varia come le piume degli uccelli- può parlare di qualsiasi cosa, è il linguaggio di questa rete, dove il respiro e l’immagine (l’Aria), la verticalità e il grido (il Fuoco), il riflesso e il movimento (l’Acqua), l’orizzonte e l’ombra (la Terra) incessantemente si ripetono, si rinnovano, propongono un incontro e un ascolto delle sue voci in grado di alimentare e di nobilitare quello stupore.
L’iniziativa, curata dal critico letterario e scrittore Renato Minore, ha inteso presentare la poesia in una veste nuova, seducente: da una parte la voce del poeta che declama la sua “origine”, dall’altra la musica che sottolinea la diversità della materia. Per questo appuntamento, il M.° Giancarlo Scarpone, con musiche composte appositamente, ha voluto scegliere una chiave materico/ emozionale: partendo dall’analisi timbrica di ciascuno degli elementi, la forma musicale restituisce un pensiero, un’emozione, una sensazione.
ARIA
Il respiro e l’immagine dell’Aria interpretato dalla poesia come mescolanza, ricerca dell’identità e della differenza. Dalla globalizzazione al glocal.
Hanno partecipato Titos Patrikios, Corrado Calabrò, Ennio Cavalli, Paolo Ruffilli, Valentino Zeichen, Daniele Cavicchia.