Letteratura 2006
Luglio 2006
Il poeta tra anima e corpo, luce e ombra
Per il terzo anno consecutivo la poesia è stata protagonista della Sezione Letteratura di Castelbasso Progetto Cultura. Due sono stati, infatti, i recital che, curati da Renato Minore, hanno visto alla ribalta alcuni tra i maggiori poeti contemporanei. Anche nel 2006, infatti, i recital hanno voluto stabilire il contatto tra la “presenza vera”, rappresentata dalla parola poetica, e il bisogno di ascolto, di apertura: un vero e proprio lasciarsi andare per essere coinvolti dalla forza e dalla rinnovata suggestione della poesia.
Dopo l’omaggio reso nel 2004 a Takano, grande poeta giapponese del ‘900 (è scomparso proprio nel corso del 2006 dopo aver dato alle stampe il libro di poesie “L’infiammata assenza” voluto da Osvaldo Menegaz), e dopo le serate del 2005 dedicate ai quattro elementi naturali, nel 2006, in ideale continuità con le edizioni passate, i temi proposti ai poeti sono stati “L’anima e il corpo” e “La luce e l’ombra”. Poeti di diverse generazioni ed esperienze si sono confrontati a Castelbasso in due serate in cui essi hanno dato voce ai loro sentimenti e alle loro emozioni con versi in gran parte inediti, scritti per l’appuntamento castelbassese.
28 luglio
“L’Anima e il Corpo”
Il primo recital ha avuto come protagonista un grande della poesia del secondo Novecento: Edoardo Sanguineti. Con lui sul palcoscenico si sono avvicendati Jolanda Insana, Alexandra Petrova e Lello Voce. “L’anima e il corpo”, il tema da essi trattato, hanno ispirato versi quasi soffermati sul limite di uno stupore profondamente fresco di fronte a ciò che esiste: l’unica via, lo stupore, per incontrare il senso e la misteriosa bellezza dei legami tra gli esseri.
18 agosto
“La Luce e l’Ombra”
“La magia è arte o l’arte ha un potere magico?” A questo suo interrogativo non ha dato risposta Alda Merini, che è stata costretta ad una presenza solo telefonica ma che ciò nonostante si è confermata la star del secondo recital poetico tenuto e dedicato a “La luce e l’ombra”, antinomia ispiratrice di poteri magici e di simboli esoterici che la poetessa milanese ha “usati” con arguzia e incanto, tanto da far esplodere il numerosissimo pubblico presente, e anche se da lei lontano, in una standing ovation.
Con la Merini, alla quale il cantautore Giovanni Nuto ha dedicato un concerto-omaggio con musica da lui scritta sui testi della poetessa, si sono idealmente e stupendamente confrontati Giuseppe Conte, Roberto Deidier e Luca Damiani, i quali hanno rischiarato con la luce dei loro versi l’ombra della notte castelbassese.