Musica 2005

9 luglio
28 agosto
2005

ore 21.00

Musica Contemporanea

9 luglio
ENNIO REGA QUARTET in “Le Parole dell’Inizio”
Chitarre del blues e pianoforte, batteria e contrabbasso ma anche organetto da girovaghi, tutti concertati per sottolineare una canzone d’autore ironica e aggressiva che incrocia il jazz e lascia spazio a libere letture della vita di ogni giorno: quella dal buon sapore di polvere delle strade.

10 luglio
I LAUTARI in “Anima Antica”
Musicisti girovaghi, con strumenti e canti tra tradizione e rinnovamento, l’ensemble catanese ricerca e interpreta la musica popolare siciliana, proponendo anche canzoni inedite nel rispetto dei canoni compositivi tradizionali. Una magia che ha portato con sé la voglia di sorridere, malgrado le difficoltà di ritrovare le proprie radici.

16 luglio
CUORE A NUDO con Mauro Ermanno Giovanardi, Paolo Milanesi, Lorenzo Corti, Fabio Barovero
Con il tono baritonale ed il portamento confidenziale tipico di un crooner, Giò ha riportato alla canzone d’autore degli anni ’60 e, ora con voce timbrica e solida ora fragile e struggente, ha sedotto lo spettatore con strozzature delicate e parole soppesate fino a coinvolgerlo nell’urlo di un “cuore a nudo”.

17 luglio
MASQUÈRA in “Metamorfosi”
Sergio Caputo, con la sua canzone jazzata riveduta e corretta, ha tentato di stravolgere almeno in parte tutti i brani selezionati, rivisitandoli e “metamorfosizzandoli” secondo il gusto musicale del suo gruppo e aggiungendoci quel pizzico di teatralità che lo contraddistingue.

23 luglio
ROBERTO ANGELINI in “Bob Angel vs Nick Drake”
Innamorato degli strumenti dal suono non elaborato, Roberto Angelini, insieme al violinista di origine brasiliana Rodrigo D’Erasmo, ha portato in scena un progetto live che, ispirandosi a Nick Drake, Damien Rice, Badly Drawn Boy e a Kings of Convienence, lo avvicina a quello che oggi viene chiamato “il nuovo movimento acustico”.

24 luglio
CLIVE RICHE in “Songs and… More”
Con la sua intensa presenza scenica, ha guidato l’ascoltatore attraverso l’universo della canzone d’autore americana. Brani di tutto il Novecento che hanno segnato la storia della musica contemporanea e costituito la colonna sonora del secolo appena trascorso, sono rivissuti nelle interpretazioni magistrali di Clive Riche e del suo trio.

28 luglio
DANIELE NOVA in “Ali di carta”
In un universo sospeso tra suoni e parole, in uno scenario post Smashing Pumpkins, ma anche debitore degli Oasis, un concerto ruvido ma non troppo, rock ma delicato, in grado di parlare d’amore senza banalità.

30 luglio
SO:HO in Concerto
Dalle sonorità elettroniche di matrice britannica e dalle melodie indie-pop le chitarre graffianti della musica rock hanno incontrato il classico ritmo sincopato del trip hop e la tradizione melodica, portando in scena un progetto musicale che racchiude la ricerca delle distanze, costante della vita di ognuno di noi.

31 luglio
MAURO DE FEDERICIS Quartet in “It’s Impossible”
Spettacolo con chiari rimandi jazz che si sono confrontati con elementi pop e, a tratti, con la musica moderna “colta”. Brani famosissimi come “Maria Marì”, “It’s impossibile”, “Parla più piano” si sono alternati a brani inediti dando vita ad un dialogo musicale morbido, melodico, molto particolare.

3 agosto
THE SWOLLEN in “A Matter of Time”
Gli Swollen sono tornati a calcare la scena rock con “A Matter of Time”, un percorso tra chiaroscuro in cui si sono alternate aperture melodiche e toni nervosi, non mancando incursioni prog, riferimenti new wave, echi psichedelici e citazioni cinematografiche.

4 agosto
L’AURA in “Okumuki”
Ventenne dalla voce stregante, è paragonata a Tori Amos, Alanis Morisette, Elisa, Bjork. Autrice profonda di testi, musicista raffinata, abile sia al piano che con il violino, L’Aura ha proposto, in un mix magico di suoni ed espressioni musicali, canzoni che rivelano sogni, paure, visioni oniriche di una ragazza destinata a fare tanta strada.

6 agosto
THE TIPTONS in “All-Woman sax quartet and drums”
Proveniente da Seattle, Jessica Lurie, con il suo incredibile quartetto di sax e percussioni interamente al femminile, ha proposto un repertorio che ha spaziato dal jump-groove di New Orleans al klezmer, dall’hip hop al funk, dalle melodie dell’Europa orientale ai ritmi latini, creando uno spettacolo dall’atmosfera musicale dinamica e fresca allo stesso tempo.

7 agosto
PETRA MAGONI E FERRUCCIO SPINETTI in “Musica Nuda”
Canzoni, solo canzoni, niente altro che splendide canzoni, una voce e un contrabbasso: dalle arie del ’600 ai Police, passando attraverso brani della tradizione popolare italiana e icone del pop più recente, con cammei di standards americani. Tutto questo affidato al gusto e alla duttilità musicale dei due interpreti.

13 agosto
QUINTORIGO in Concerto
Uno studiato accostamento di generi musicali (classico, rock, jazz, punk, reggae, funky, blues), un virtuosismo strumentale capace di creare, dagli archi e dai sassofoni, sonorità inusitate ora ritmate e violente ora melodiche e serene. Su tutto la voce talentosa di Valentina Bianchi, tra le più interessanti nel panorama musicale italiano.

14 agosto
CARLO FAVA in “L’Uomo Flessibile”
È stato un viaggio all’interno della canzone d’autore italiana: sulla pedana il pianoforte, gli strumenti, un vecchio giradischi e un tavolino con fogli sparsi di appunti. E poi loro, Carlo Fava e i suoi musicisti, a cantare recitando noi stessi con atteggiamento tra l’ironico e il partecipe, nella gloriosa tradizione del teatro-canzone di Giorgio Gaber.

15 agosto
ANDHIRA in “Sotto il vento e le vele”
Tre voci femminili, un pianoforte e un percussionista per eseguire, con originali interpretazioni, opere di Fabrizio De André, ma più spesso per proporre composizioni proprie o rielaborazioni di motivi popolari, in un inquieto “nomadismo musicale” con il quale il gruppo sardo ha sedotto lo spettatore ad essere della partita.

20 agosto
CAPPELLO A CILINDRO in “Poeticherie”
Uno spettacolo arioso e gioioso nel quale il giovane gruppo romano ha dato prova di passione e bravura che hanno fatto pensare ad una band matura e coraggiosa. La musica balcanica, i ritmi sfrenati del klezmer ebraico ma anche le note giocose degli anni ’30 sono stati riformulati secondo ritmi, espressioni e pause poetiche proprie della musica d’autore italiana.

21 agosto
NUOVE TRIBÙ ZULU in “L’Unione dei Mondi”
Dopo imprevedibili percorsi sonori originali e travolgenti, in equilibrio tra tradizione e modernità, il gruppo perfeziona il suo inconfondibile stile masalaroad bohemien in cui l’identità latino-mediterranea e folk busker delle origini compenetra linguaggio della world music e le possibilità espressive del rock e del jazz.

27 agosto
PAOLO GIORDANO E FRANK J. FINGER in “Fingerstyle”
Uno spettacolo in cui sono state rivisitate le varie tecniche applicate agli strumenti più noti e più inconsueti della tradizione americana (chitarre resofoniche, lap steel, hawaiian): è stato un viaggio affascinante verso l’esplorazione delle molteplici capacità espressive della chitarra attraverso tecniche alternative (percussive tapping).

28 agosto
TAMALES DE CHIPIL in “Blandilò o Cohavò”
Un gruppo che, fondendo generi musicali di matrice popolare, ha fatto scoprire un mondo dove ogni popolo allegro e solare può costruire le sue capanne colorate. Testi in italiano e spagnolo, ritmi incalzanti, chitarre acustiche, strumenti etnici: e poi una voce sensuale per inventare una patchanka di melodie fatte per sognare, ma soprattutto per ballare.