Giuseppe Stampone

GAME OVER

a cura di Ilaria Bernardi

Palazzo Clemente e Palazzo De Sanctis
27 luglio – 31 agosto 2024
dal giovedì alla domenica, dalle 19 alle 24


Anno2024

La Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture dedica una doppia personale a Giuseppe Stampone, uno dei più noti artisti italiani della sua generazione.
Giuseppe Stampone, nato a Cluses (Francia) nel 1974 e residente a Teramo, attraverso opere di varia natura (disegni, sculture, installazioni, progetti partecipativi, video), dialoga con antiche iconografie e simboli contemporanei, indagando la responsabilità sociale dell’arte che, in una dimensione partecipativa, assume il ruolo di educare la collettività.
Per Castelbasso ha ideato un doppio percorso espositivo, che corrisponde alla prima retrospettiva sul suo lavoro, ormai trentennale. Una selezione di opere centrali della sua carriera – le grandi mappe, i disegni, gli abbecedari – insieme ad interventi site specific rendono la mostra un’esperienza immersiva all’interno della sua produzione, mettendone in luce l’estrema coerenza concettuale e metodologica.
A palazzo Clemente sono esposti i disegni su tavoletta realizzati con la penna Bic esemplificativi di tutto il suo lavoro. Questi disegni sono accompagnati da una installazione che occupa un’intera sala e che fa riferimento alla scuola e quindi alla Global Education fondata da Stampone nei primi anni 2000.
Palazzo De Sanctis è dedicato a un tema cardine della produzione di Stampone: il ritorno alle origini.
Questo tema viene declinato in tre sotto-temi (le radici, la storia dell’arte, la migrazione), a ciascuno dei quali è dedicato un piano del palazzo.
Al piano terra il ritorno alle origini inteso come ritorno alle radici è sviluppato mediante il riferimento al territorio abruzzese che viene raccontato attraverso la forza del suo paesaggio e la sua storia anche recente.
Il secondo piano è dedicato al ritorno alle origini come percorso all’indietro all’interno della storia dell’arte. Di particolare rilevanza è il grande ambiente dipinto di nero, nel quale i disegni e le scritte bianche dell’artista collegano opere d’arte sue o di altri artisti suoi maestri.
Nell’ultimo piano Stampone declina il tema del ritorno alle origini in una riflessione sulla migrazione, da lui vissuta in prima persona, attraverso una serie di sculture, disegni e mediante un’installazione ambientale.


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