a cura di Laura Cherubini
Palazzo De Sanctis
22 luglio – 2 settembre 2018
ArtistaFabio MauriAnno2018
A cinquanta anni da una data mitica e forse ancora oggi misconosciuta, il 1968, anno di contestazione e creatività, che, se non ha realizzato una rivoluzione politica, ha però portato profondi mutamenti nella società, nella cultura, nel costume, la mostra propone una riflessione su alcune opere di Fabio Mauri, a partire da quella data e nel decennio successivo (più alcune appendici, sempre legate al tema, nel tempo).
Fabio Mauri vive molto intensamente quegli anni roventi in cui riflette su quanto ha individuato come tipicamente europeo: l’ideologia. Nello stesso periodo mette lucidamente a punto un linguaggio che coniuga performance, installazione, fotografia e la nuova tipologia della proiezione, proprio per meglio esprimere la complessità politica e ideologica. Nasce la performance complessa mentre prosegue attraverso l’intero percorso dell’opera di Mauri la pratica più segreta del disegno, una sorta di fiume carsico, sotterraneo, che l’artista non ha mai abbandonato.
Catalogo “Fabio Mauri. 1968 – 1978”, a cura di Laura Cherubini, 2018, Silvana Editoriale
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